La storia della Casa del Quartiere inizia nel 2003 con la costituzione dell’Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario Onlus, composta da 27 associazioni ed enti di varia natura. L’Agenzia nasce con l’obiettivo di migliorare la qualità (sociale, economica, ambientale e culturlae) della vita nel quartiere San Salvario a Torino. Fin dalla sua costituzione, l’Agenzia individuò come azione strategica per il quartiere la creazione di un centro polifunzionale: una Casa del Quartiere con spazi per la cultura e per le associazioni. La Casa del Quartiere di San Salvario è un laboratorio per la progettazione e la realizzazione di attività sociali e culturali che coinvolge associazioni, cittadini, operatori artistici e culturali. Uno spazio aperto e multiculturale, luogo di incrocio, di incontro e di scambio di attività e persone.
Alle origini della storia della Casa del Quartiere
La creazione di questo centro venne condivisa con la Città di Torino, attraverso l’Assessorato alla Cultura – Settore Periferie e la Circoscrizione 8, al fine di avviare la ricerca di un immobile per il progetto. Mancando in quartiere spazi idonei di proprietà comunale, esso venne ricercato sul mercato privato. Nel 2003 l’Agenzia diede avvio ad un’attività di progettazione partecipata e di verifica di fattibilità della collocazione della Casa in alcuni immobili del quartiere. Tra questi, gli edifici di: largo Saluzzo 34, via Morgari 14 e via Lombroso 16-18. Tale attività venne condotta attraverso il coinvolgimento di tutti i principali soggetti locali e i vari settori dell’Amministrazione Comunale. Nel corso del 2003 le conclusioni di questo percorso vennero raccolte nel rapporto “Casa del Quartiere a San Salvario”, consegnato al Sindaco di Torino.
Nel 2005 l’Agenzia presentò alla Fondazione Vodafone il progetto “ConverGente. Casa del Quartiere”, a seguito di un bando per ottenere contributi finanziari per realizzare progetti in ambito multiculturale. La Fondazione si rende disponibile a finanziare un contributo di 439.000 euro per ristrutturare e allestire un immobile adatto al progetto. Prende, così, avvio la storia della Casa del Quartiere. La Città di Torino, condivise sia gli obiettivi del progetto presentato alla Fondazione, sia l’impegno per il reperimento dei locali, individuati in seguito nell’immobile degli Ex Bagni Pubblici di Via Morgari 14. Inoltre, si impegnò a reperire le risorse necessarie per il cofinanziamento delle opere di restauro, in aggiunta a quelle erogate dalla Fondazione. Queste ultime vennero conferite dall’Agenzia alla Città di Torino.
Gli ex bagni pubblici di via Morgari 14
L’edificio degli ex bagni pubblici di San Salvario venne costruito nel primo decennio del Novecento su progetto di Camillo Dolza. L’edificio presenta diversi motivi di interesse storico-monumentale. Dal punto di vista architettonico, si tratta di una significativa realizzazione in stile liberty; in particolare, spiccano l’andamento curvilineo delle porzioni più basse dell’edificio e le curiose decorazioni che adornano il cornicione, costituite dall’alternanza di rane e conchiglie. L’edificio fu, inoltre, interessato dai bombardamenti dell’autunno 1942 e dell’estate 1943 che provocarono la parziale distruzione del fabbricato.
L’edificio è costituito da 2 piani fuori terra, piano interrato (parzialmente utilizzabile) e cortile.
Superficie interna calpestabile: 600 mq circa | Cortile: 470 mq
Piano terreno: 350 mq | Piano interrato: 100 mq | Piano primo: 155 mq
Inizia la storia della Casa del Quartiere: restituendo alla città uno spazio pubblico di oltre 1000 metri quadrati.
La Casa del Quartiere è uno spazio pubblico multifunzionale, che comprende una caffetteria, un co-working, una sala riunioni, sportelli informativi e saloni. Si possono frequentare laboratori artistici, corsi di danza, di discipline orientali, di musica e canto, di lingua e informatica. Inoltre, puoi organizzare feste di compleanno, conferenze e spettacoli; o proporre attività da progettare e realizzare anche con gli altri.
L’Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario Onlus gestisce dal 2010 la Casa del Quartiere attivando un programma annuale di attività permanenti. Le attività vengono selezionate e coordinate tra molte proposte ricevute. A queste ogni anno si aggiungono iniziative culturali temporanee. Nelle ultime due stagioni, la Casa del Quartiere ha ospitato:
- più di 70 tra associazioni e gruppi “residenti”, che hanno realizzato servizi e attività stabili (90 tra corsi, laboratori e servizi di sportello);
- più di 100 realtà che hanno realizzato circa 200 iniziative ed eventi tra spettacoli, presentazioni, workshop, incontri pubblici.
Da Casa a Rete: le Case del Quartiere si diffondono a Torino
Nel maggio 2012 la storia della Casa del Quartiere si evolve. L’Agenzia prende parte, su invito della Città di Torino e della Compagnia di San Paolo, al coordinamento cittadino della Rete delle Case del Quartiere di Torino, con l’obiettivo di sviluppare un modello di gestione degli spazi di comunità. Il coordinamento delle Case è costituito da Cascina Roccafranca, Cecchi Point Hub Multiculturale, Bagni pubblici di via Aglié, Casa nel Parco, Barrito, +SpazioQuattro e Case di Quartiere Vallette.
Il coordinamento della Rete delle Case del Quartiere di Torino vince nel 2014 il primo premio del bando culturale nazionale cheFare2, arrivando primi su 600 candidature in tutta Italia. Viene avviato così, un insieme articolato di iniziative di rafforzamento della Rete, tra cui la stesura del “Manifesto“. Vengono promosse attività di comunicazione, interlocuzione con l’Amministrazione e progetti trasversali alle diverse Case. Infine, nel febbraio 2017 nasce l’A.P.S. che raggruppa le 8 Case per raccontare, sostenere e favorire il modello delle Case a livello nazionale e internazionale. Oggi, la Rete promuove la progettazione di iniziative condivise, diffondendo le buone pratiche sperimentate in oltre dieci anni di lavoro sulla città di Torino.