Giornate contro la violenza sulle donne 2022 alla Casa del Quartiere

Tornano le Giornate contro la violenza sulle donne della Casa del Quartiere di San Salvario, giunte alla dodicesima edizione, dal 10 al 27 novembre 2022. Incontri, workshop, proiezioni, presentazione di libri e dibattiti: momenti di scambio e condivisione, attraverso linguaggi diversi – dal Cinema all’Arte, dalla psicoterapia alla scrittura – per raccontare e confrontarsi sui temi della violenza e discriminazione di genere, della parità e dei diritti. Un programma a cura delle associazioni del territorio: Associazione Pentesilea, associazione Donne Africa Subshariana e II generazioni, CineTeatro Baretti, Comitato Popolare San Salvario e con le psicoterapeute Isabella Bonapace dell’Associazione Tiarè e Valeria Bianchi Mian, la poetessa-scrittrice Nunzia Scarlato, Roberto Poggi dell’Associazione Cerchio degli uomini.

 

Programma completo

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giovedì 10 novembre – ore 19

Lilia Giugni presenta il saggio “La rete non ci salverà” in dialogo con Margherita Nebbia e Federica Tammarazio

INCONTRO a cura di Associazione Pentesilea

Molestie e minacce on-line, pornografia non consensuale, informazioni condivise senza permesso: in tutto il pianeta milioni di donne sono esposte alla violenza digitale punto e le cose non vanno meglio dall'altra parte dello schermo. Ingegnere IT, influencer e altre lavoratrici del tech discriminate o sfruttate sul lavoro. Pregiudizi sessisti dell’intelligenza artificiale e forme discriminatorie di Smart working. Catene di produzione hi-tech intrise di abusi e misoginia, abissali disparità di genere nell’accesso alle risorse tecnologiche. Cosa ci ha portato qui e come se ne esce?

 

INGRESSO LIBERO > scopri di più nell’evento FB

la rete non ci salverà

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sabato 12 novembre – ore 18

Io non sono razzista, ma…

INCONTRO a cura dell’associazione Donne Africa Subshariana e II generazioni

Parliamo della situazione delle donne afrodiscendenti in Brasile con l’attivista Priscila Cardoso.  Letture dal “Piccolo manuale antirazzista e femminista” dell’autrice brasiliana Djamila Ribeiro a cura di Irene Zagrebelsky e Vesna Shepanovic. A seguire cena brasiliana di beneficenza.

“Piccolo manuale antirazzista e femminista”: dieci lezioni brevi per comprendere le origini del razzismo e combatterlo. Dalla necessità di riconoscere il privilegio bianco, alla violenza razziale, l’autrice breasiliana Djamila Ribeiro delinea un percorso di critica e consapevolezza, per offrire nuovi spunti di riflessione e nuovi strumenti a chi voglia approfondire la propria percezione del razzismo e assumersi la responsabilità di trasformare il presente. Il razzismo, sostiene la filosofa brasiliana, non è solo l’atto volontario o meno di un individuo, ma una dimensione strutturale consolidata e radicata nella nostra società, che crea disuguaglianze, oppressione, negazione di diritti. Riconoscerne le radici e l’impatto può essere sconvolgente e paralizzante, ma la pratica antirazzista è più che mai urgente ed è una battaglia che riguarda tutti e tutte.

 

INGRESSO LIBERO

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martedì 22 novembre – ore 21 @ Cinema Baretti, via Baretti 4

sabato 26 novembre – ore 18 @ Cinema Baretti, via Baretti 4

L’accusa di Yvan Attal

PROIEZIONE DEL FILM a cura del CineTeatro Baretto 

Un ragazzo accusato di aver violentato una ragazza. Chi questo ragazzo, e chi questa ragazza? Lui colpevole o innocente? Lei una vittima o spinta solo da un desiderio di vendetta, come sostiene l’accusato? I due giovani protagonisti e i loro cari vedranno le loro vite, le loro convinzioni e le loro certezze andare in frantumi ma… esiste una sola verità? Un film del 2021 di Yvan Attal con Charlotte Gainsbourg, Mathieu Kassovitz, Pierre Arditi, Ben Attal, Suzanne Jouannet. Durata 138 minuti.

 

BIGLIETTI DISPONIBILE SU CINETEATROBARETTI.IT > intero 5 € /  ridotto 4 €  (over 65, under 25, tessera Aiace)

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domenica 27 novembre – ore 10:30

Your boby is a battleground // Il tuo corpo è un campo di battaglia

ART BRUNCH a cura di Associazione Pentesilea

Barbara Krueger ha scritto che il corpo della donna è un campo di battaglia, i cui eserciti opposti sono il diritto alla salute e alla scelta da una parte, la tutela della riproduzione dall’altra. Argomento quanto mai attuale, vista l’aria che tira non solo oltre oceano o al di là delle Dolomiti.

Un incontro con Federica Tammarazio, per parlare di artistə del XX e XXI secolo, di battaglie civili ed etiche, del significato del diritto all’aborto. Di femminismo e di patriarcato. Compariranno tra noi vari esponenti della politica, Frida Kahlo, Carla Lonzi (ovviamente) e Rivolta femminile, necessariamente Il racconto dell’ancella, il Sessantotto, il Settantotto, la mamma di Federica (che ha votato nel 1978) e altre amenità… accompagnati dall’irresistibile brunch della Qucina San Salvario.

 

PRENOTAZIONE NECESSARIA a associazionepentesilea@gmail.com o 3473120419 > costo brunch 12 €

your body is a battleground

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domenica 27 novembre – dalle ore 15 alle ore 18

“Ma oggi le streghe come stanno?” Sulla strada del femminile plurale: workshop per immagini, consapevolezza, narrazioni

WORKSHOP a cura di Isabella Bonapace (Psicoterapeuta, Istruttore Mindfulness), Valeria Bianchi Mian (Psicoterapeuta, Scrittrice), Nunzia Scarlato (Counselor, Poetessa, Lettrice), Roberto Poggi (Counseler, Coordinatore del Cerchio degli uomini, per il cambiamento del maschile)

Se il Novecento è stato un secolo fondamentale per i diritti delle donne, ogni giorno che passa questi diritti vengono messi in discussione. Osservando il mondo contemporaneo viene da chiedersi quanta coscienza sia stata coltivata dalle prime rivolte femministe e se l’impegno non sia trascorso invano, senza portare il cambiamento auspicato e auspicabile. In certi casi di body-shaming, di fronte agli insulti dedicati alle donne che mostrano senza vergogna la propria libertà di spirito e di corpo, ci domandiamo se e come sia mutato davvero questo nostro mondo. Come stanno le streghe, quelle che erano tornate, riemerse dai roghi del patriarcato? Permangono le catene, le rigide categorie dentro le quali le stesse donne e gli uomini chiudono il femminile non conforme in compartimenti stagni e limitanti. Anche se nel mondo di oggi, ci sono giovani donne sempre più consapevoli ed in grado di trovare nuove strade, contemporaneamente l’aria si fa irrespirabile e le pareti sembrano chiuderci in ambiti sempre più severi. Le contraddizioni sono enormi, ed in ogni luogo, a suo modo, la repressione si riaffaccia ad opprimere, anche nei paesi che sembravano più progrediti. Il nostro percorso attraverso la mente, il cuore, il corpo e le parole ci condurrà in cerca delle nostre radici e del futuro del mondo femminile.

 

INGRESSO A OFFERTA LIBERA > PRENOTAZIONE NECESSARIA a giornatecontrolaviolenzatorino@gmail.com

giornate contro la violenza sulle donne 2022

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domenica 27 novembre – ore 18:30

“Quale sicurezza per il quartiere?”

INCONTRO a cura di Comitato Popolare San Salvario

Il Comitato Popolare San Salvario è un gruppo organizzato di persone che vivono e attraversano il quartiere San Salvario di Torino. Il comitato cerca di lavorare sui temi più sentiti nel quartiere. Con un approccio antisessista, antirazzista e antifascista e anticlassista, attraverso un processo di autocritica e formazione, cerca di individuare le esigenze di chi attraversa e vive il quartiere e cerca di elaborare possibili risposte ad alcune specifiche problematiche.

In questo contesto, è stata accolta la denuncia di alcune soggettività marginalizzate, rispetto alla paura e alla difficoltà che si prova ad attraversare quotidianamente spazi poco sicuri dal punto di vista della violenza maschilista. Sono inevitabilmente sorti dubbi su come fare prevenzione così come sono emersi molti interrogativi sulle modalità di reazione e di gestione della violenza patriarcale quando si manifesta sul territorio. Partendo dal presupposto che la violenza di genere, come dimostrano i dati Istat degli ultimi anni, sia soprattutto domestica e avvenga principalmente da persone conosciute dalla vittima, che necessitiamo di decostruire il mito della sicurezza di cui molti partiti si appropriano per legittimare razzismo e classismo, smentendo l’idea che la casa sia un posto sicuro mentre la strada no, cosa e quale lavoro può fare un comitato di quartiere nel concreto per ridurre e disincentivare le violenze maschiliste nel territorio? Cos’è e come si
costruisce uno spazio sicuro? Il comitato ospita alcune realtà che operano nell’ambito da anni a riflettere e a confrontarsi assieme su cosa sia e come si costruisca la sicurezza di tutte, tutti e tuttu in quartiere.

 

INGRESSO A OFFERTA LIBERA

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