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La Città Futura di Riace – mostra itinerante
19 Novembre 2018 - 2 Dicembre 2018
Dopo aver inaugurato a Cascina Roccafranca la mostra “La Città Futura di Riace – l’accoglienza è nelle nostre radici” continua il suo percorso itinerante per la città di Torino. Una mostra che è il racconto di quattro ragazze e della loro esperienza, con il contributo fotografico di Nicola Zolin.
Dove farà tappa?
- dal 5 al 18 novembre a Più SpazioQuattro in via Saccarelli 18
- dal 19 novembre al 2 dicembre alla Casa del Quartiere di San Salvario in via Morgari 14
- dal 3 al 16 dicembre a Binaria – centro commensale in via Sestriere 34
Tutto inizia nel 1998, quando una barca di profughi arriva in un borgo calabrese spopolato e dal destino segnato: Riace. L’associazione Città Futura nasce in risposta a questi sbarchi e quelli successivi, grazie all’operato del sindaco Domenico Lucano e ai pochi cittadini rimasti in paese. Inizia una nuova fase: il territorio torna a vivere, le case abbandonate vengono messe a disposizione dei profughi, l’economia locale viene risollevata tramite progetti e politiche di inclusione.
Per noi Riace inizia nel 2012. Ci arriviamo in un agosto caldissimo, siamo una ventina di scout in viaggio da Torino. A spingerci fino in Calabria sono due esperienze molto diverse sul territorio, entrambe legate all’emergenza degli sbarchi e al problema dell’inserimento lavorativo dei nuovi immigrati, temi che sentiamo il bisogno di approfondire. La prima realtà è quella di Rosarno, delle tendopoli dei braccianti; la seconda, la città di Riace.
Dal 2012 ad oggi il modello di accoglienza di Riace e di Domenico Lucano ha fatto il giro del mondo. In tanti ne hanno parlato, in molti l’hanno elogiato. Nell’ultimo anno però, e soprattutto negli ultimi mesi, il modello è stato molto ostacolato, i fondi non sono più stati concessi al Comune. Gli eventi attuali delle ultime settimane – con l’arresto di Domenico Lucano prima e il divieto di dimora nel Comune poi – mettono in luce in modo ancora più evidente come la risposta e la proposta di Riace all’emergenza immigrazione risulti scomoda e non piaccia alle istituzioni. C’è un accanimento mediatico, sia sulla figura del sindaco sia sull’esperienza di Riace in sé, supportata solo dalla società civile.
Questa mostra è un po’ la nostra risposta a quanto sta succedendo. Una mostra per raccontare la Città Futura di Riace, la sua storia, le sue difficoltà. La storia di Riace ci tocca ancora e forse sempre di più, a noi che l’abbiamo vissuta e che adesso la vediamo così fragile e in pericolo. Con questa mostra vorremmo raccontare un’esperienza positiva, una risposta concreta e accogliente che oggi ancora di più ha senso difendere e promuovere, dato il periodo storico così grave che viviamo, per cui respingere sembra sempre meglio che accogliere. Noi invece vogliamo dire che accogliere conviene ed è nelle nostre radici.
“L’accoglienza conviene. L’accoglienza arricchisce.
L’accoglienza cambia.
Le persone, una comunità, l’immaginario collettivo.
E’ tutta qui la forza di un paese e di un sindaco che non si sono mai rassegnati all’idea tossica di un muro da
erigere. Spalancare le porte e immaginare strade nuove per dare un’occasione a chi sta perdendo tutto:
pace contro guerra, lavoro contro sfruttamento, integrazione contro indifferenza”.
A cura di Alba D’Elia, Giulia Filippini, Luisa Luchino, Andrea Zenoni
Con il contributo fotografico di • Nicola Zolin •
https://www.nicolazolin.it/